Spotify ha chiuso il primo trimestre del 2020 con un aumento del 31% di utenti attivi al mese e abbonati rispetto all’anno precedente. Lo studio annuale di audio online 2020 di IAB Spain rivela che il 60% degli utenti in Spagna, uno dei paesi più colpiti dalla pandemia del coronavirus, ha consumato contenuti audio digitali nell’ultimo mese (rispetto al 57% del 2019). Questi dati indicano un trend chiarissimo: l’audio digitale esce vincitore dalla crisi del COVID-19.

La musica e le produzioni audio online, sia live che in differita, hanno un pubblico sempre più ampio. Il 70% del pubblico ha introdotto l’ascolto di digital audio nella propria routine quotidiana. Una buona notizia per i brand che, grazie al digital audio, potranno utilizzare un modo nuovo, innovativo, efficace e flessibile per aumentare la visibilità e raggiungere il proprio target nel post-COVID.

La quarantena ha modificato le abitudini di ascolto di musica e audio online

Durante le prime settimane di quarantena, nei paesi coinvolti, il consumo di audio digitale è calato. Tuttavia, nei giorni successivi, gli utenti hanno ritrovato il piacere di ascoltare, anche se dentro casa. Lo studio Digital Audio Advertising in “The New Normal” della piattaforma Adswizz, indica che il numero di ascoltatori unici di audio digitale è cresciuto dell’11% da quando sono state imposte le misure di distanziamento sociale. Ciò, a sua volta, ha avuto ripercussioni nelle abitudini di consumo di audio online in termini di come, cosa e quando.

Rispetto al come, secondo quanto evidenziato da Spotify, osserviamo che gli smartphone, dispositivi preferiti dagli ascoltatori che si collegavano fuori casa prima della pandemia, sono meno utilizzati e si preferiscono dispositivi quali tablet, Connected TV, smart speaker, console e PC. Allo stesso modo l’ascolto di gruppo con la famiglia e gli amici è aumentato a discapito dell’ascolto individuale.

Riguardo al cosa, come abbiamo commentato recentemente nel nostro post sul settore audiovisivo post COVID, gli utenti hanno messo da parte la musica ballabile e movimentata, preferendo contenuti che invitano alla calma e ad attività rilassanti, oltre ovviamente ai contenuti per il pubblico infantile.

Infine, il consumo è diventato più omogeneo durante il giorno e durante la settimana: non si registrano più differenze di fasce orarie, con picchi negli orari di entrata e uscita dal lavoro, né grandi differenze tra giorni lavorativi e fine settimana.

Audio digital en la nueva normalidad: escucha de música en streaming mientras se hacen las tareas del hogar

Il digital audio è diventato un compagno indispensabile della “nuova normalità”. La necessità di distrazione e intrattenimento fa sì che anche chi non è cliente di un servizio di audio in streaming, inizi a valutare un abbonamento. Secondo il report Coronavirus Research: Media Consumption and Sport de GlobalWebIndex, per il mercato USA e UK, l’11% pensa di abbonarsi a Spotify, il 10% ad Amazon Prime Music e il 7% ad Apple Music.

Podcast: i veri vincitori nel post COVID

Sempre secondo lo studio di GlobalWebIndex, il 61% degli utenti che hanno iniziato ad ascoltare podcast durante la quarantena dice di voler continuare ad ascoltarli anche in futuro. Voxnest, ribadisce che il consumo di podcast è aumentato del 42% a livello mondiale e un 53% in Europa durante la quarantena, con aumenti del 29% e del 25% in Italia e Spagna (due dei paesi più colpiti dall’epidemia).

Opportunità pubblicitarie del digital audio nel post COVID

Radio in streaming e on-demand, podcast, playlist predefinite o personalizzate, audiolibri, audio serie, contenuti di aggregatori come iVoox o SoundCloud… L’ecosistema del digital audio offre molteplici opportunità per integrare le comunicazioni pubblicitarie. IAB Spain segnala che la maggior parte degli ascoltatori online ha un’opinione positiva sugli annunci e fa presente che i servizi di audio digitale sono ideali per raggiungere un profilo di consumatore lavoratore (68% degli utenti), giovane (oltre il 66% ha meno di 44 anni) e che ascolta i contenuti mentre fa i lavori domestici (71%), negli spostamenti quotidiani (61,6%), fa sport (51,6%) o naviga su Internet (46,7%).

All’interno di una strategia digitale post COVID, la pubblicità programmatica per il digital audio offre dei vantaggi interessanti se si vuole avere un impatto su un pubblico appartenente alla generazione X, millennial e Z, raggiungere target di nicchia e ampliare la copertura delle campagne.

Per orientare queste ultime, come ricorda Spotify, è fondamentale la definizione degli obiettivi e la concezione del messaggio. Ad esempio, quando l’utente ha lo schermo in primo piano, può essere proposta una creatività molto diretta, con una CTA chiara; quando l’utente non presta attenzione visiva al dispositivo elettronico è meglio optare per degli annunci basati sullo storytelling, evocativi e con l’obiettivo di rafforzare il brand recall.

Contattaci

Suscríbete a nuestra Newsletter

Please wait...

¡Gracias por suscribirte!