La messa in atto di misure di distanza sociale e quarantena per la pandemia del coronavirus sta trasformando le abitudini digitali degli abitanti di tutto il mondo. Uno degli effetti più importanti del lockdown, che è stato imposto in paesi come Cina, Italia, Spagna, Francia o USA, è l’aumento dell’uso dei servizi di video streaming.

In Spagna, per esempio, i dati raccolti da Statista a fine marzo 2020 mostrano che l’uso di piattaforme VoD (Video on Demand) come Netflix, Amazon Prime Video e HBO è cresciuto del 60% nelle fasce orarie mattutine come conseguenza della dichiarazione dello stato di emergenza nel paese.

Cambiano, quindi, il terreno e le regole di gioco per i brand. Con l’aumento delle visualizzazioni dei servizi in streaming, i brand dispongono di nuovi mezzi per raggiungere il proprio pubblico obiettivo. Vediamo quali sono questi mezzi e come agire correttamente.

In che modo il lockdown influisce sulle abitudini dei consumatori?

Le modifiche nei modelli di uso dei servizi di streaming durante l’epidemia del COVID-19 rivela chiaramente due tendenze:

1. Netflix, HBO e Disney + in testa alla classifica

L’interesse per abbonarsi alle piattaforme che permettono di vedere un ampio catalogo di film e serie è aumentato significativamente nel mese di marzo. Secondo quanto emerge da uno studio di SEMRush, durante il mese di marzo le ricerche su Internet relative ai servizi di streaming negli Stati Uniti sono aumentate del 12,7% rispetto a febbraio.

Aumentano in modo speciale le ricerche relative a HBO (24%), Netflix (18%) e Disney + (43,5%). Quest’ultima è già attiva negli USA da novembre 2019 ed è stata lanciata in Europa occidentale lo scorso 24 marzo, in pieno lockdown.

In Italia Disney+ è entrata con forza nel mercato, raggiungendo un numero importante di download il giorno del lancio, come si evince dallo studio realizzato da App Annie.

2. Calo della richiesta di audio in streaming

Restare più tempo a casa significa avere più ore sul divano da dedicare alla televisione… ma non necessariamente significa più tempo per ascoltare le nostre canzoni preferite. Il settore della musica in streaming ha notato una diminuzione del tempo di riproduzione nei paesi in cui sono state messe in atto misure restrittive. Secondo questo studio di Quartz in Italia il top 200 delle canzoni più famose di Spotify è passato da 18,3 milioni di riproduzioni a 14,4, un 23% in meno.

Negli USA la situazione è simile. Un’analisi di Music Business Worldwide rivela che il numero di riproduzioni della top 200 è diminuito di un miliardo nella settimana dal 6 al 13 marzo. Nella settimana successiva è ulteriormente diminuito un 3,1% fino a raggiungere i 5726 milioni di riproduzioni, la cifra più bassa registrata negli Stati Uniti dal Natale passato.

Come possiamo spiegare questa diminuzione del consumo di audio in streaming? Probabilmente è dovuto al fatto che ci piace ascoltare la musica quando siamo fuori casa, durante gli spostamenti quotidiani in auto o con i mezzi pubblici, nei bar, nei locali e nelle palestre.


Lucía González, Audio, Video & Connected TV Managing Director in Labelium Group

Pubblicità programmatica nei sistemi di Advanced TV durante la crisi per del COVID-19

È importante comprendere che, per gli utenti obbligati a restare a casa, restare collegati con i brand di sempre è un modo per mantenere un collegamento con la normalità, con la vita che continuerà come prima quando l’emergenza della pandemia sarà passata. È altrettanto importante sapere che la comunicazione commerciale non deve rispettare il codice abituale, ma deve adeguarsi alla nuova realtà che è la quotidianità degli utenti.

Consumo de películas y series en streaming durante el confinamiento

In questo contesto, i brandi dispongono di un’occasione d’oro per sfruttare il potenziale pubblicitario dei sistemi di Advanced TV.

Al tempo del coronavirus è fondamentale che i messaggi della pubblicità programmatica siano in sintonia con lo stato d’animo del target. Enfatizzare l’importanza della cura della propria salute, la protezione, la copertura delle necessità basiche e le garanzie nell’esperienza di acquisto è il minimo indispensabile. E, pensando al futuro, si dovrebbe trasmettere speranza, fiducia e la certezza che si recupererà il tempo perso e si compenseranno i tempi brutti con piccoli piaceri.


Lucía González, Audio, Video & Connected TV Managing Director in Labelium Group

Trasmissioni in streaming: un’opportunità per raggiungere il target

Oltre alla possibilità di introdurre messaggi promozionali, i brand hanno la possibilità di realizzare delle trasmissioni in streaming con contenuti interessanti per il proprio target. Parliamo di Social Media Live Streaming, molto utilizzato nel settore del giornalismo e nell’industria musicale, realizzato mediante piattaforme che permettono la realizzazione di trasmissioni in tempo reale senza grandi necessità tecniche come YouTube Live, Facebook Live o Instagram Live Stories.

Conferenze, concerti, rappresentazioni teatrali o webinars sono alcune idee per sfruttare lo streaming online. Ai tempi del coronavirus hanno un grande successo le sessioni Q&A con esperti che rispondono ai dubbi che il lockdown genera nella vita di ogni giorno, e le interviste come questa di Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook, ad Anthony S. Fauci, direttore del NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) negli USA:

Live with Dr. Anthony Fauci, the US’s top infectious disease expert, to learn about what we can all do to fight the spread of the coronavirus (COVID-19).

Gepostet von Mark Zuckerberg am Donnerstag, 19. März 2020

Concludendo, mai come adesso lo streaming aveva ottenuto tanta attenzione da parte di una parte importante della popolazione. È il momento di approfittare di questo canale per rafforzare il branding e la presenza online.

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